ПОЗНАВАТЕЛЬНОЕ Сила воли ведет к действию, а позитивные действия формируют позитивное отношение Как определить диапазон голоса - ваш вокал
Игровые автоматы с быстрым выводом Как цель узнает о ваших желаниях прежде, чем вы начнете действовать. Как компании прогнозируют привычки и манипулируют ими Целительная привычка Как самому избавиться от обидчивости Противоречивые взгляды на качества, присущие мужчинам Тренинг уверенности в себе Вкуснейший "Салат из свеклы с чесноком" Натюрморт и его изобразительные возможности Применение, как принимать мумие? Мумие для волос, лица, при переломах, при кровотечении и т.д. Как научиться брать на себя ответственность Зачем нужны границы в отношениях с детьми? Световозвращающие элементы на детской одежде Как победить свой возраст? Восемь уникальных способов, которые помогут достичь долголетия Как слышать голос Бога Классификация ожирения по ИМТ (ВОЗ) Глава 3. Завет мужчины с женщиной 
Оси и плоскости тела человека - Тело человека состоит из определенных топографических частей и участков, в которых расположены органы, мышцы, сосуды, нервы и т.д. Отёска стен и прирубка косяков - Когда на доме не достаёт окон и дверей, красивое высокое крыльцо ещё только в воображении, приходится подниматься с улицы в дом по трапу. Дифференциальные уравнения второго порядка (модель рынка с прогнозируемыми ценами) - В простых моделях рынка спрос и предложение обычно полагают зависящими только от текущей цены на товар. | Il fondamentalismo islamico Il termine fondamentalismo è entrato in uso da circa quindici anni per indicare l'atteggiamento di coloro che derivano dai precetti di una religione le regole fondamentali della vita sociale, civile e politica. La parola si distingue da integralismo, che invece si riferisce alla stretta osservanza dei precetti religiosi sul piano dei comportamenti individuali o nella comunità dei fedeli. La commistione tra religione e politica è tipica di alcune varianti dell'islamismo e ciò spiega perché il fondamentalismo è quasi sempre associato all'aggettivo islamico. Esso risale storicamente al movimento wahabita, sorto negli anni Venti-Trenta del Novecento in reazione alla dominazione occidentale dell'Arabia Saudita. Oggi si è diffuso in molti altri paesi, non solo arabi, entrati in crisi economica, sociale e culturale a causa dell'esplosione demografica. dell'espansione del debito internazionale e dell'impatto provocato dai processi di globalizzazione. Il clero musulmano offre a migliaia di disperati assistenza benefica e la speranza di felicità eterna: allo stesso tempo, li invita ad obbedire ciecamente ai precetti coranici e a lottare con ogni mezzo per diffondere l’Islam. Da ciò nasce il fondamentalismo, un movimento che. secondo molti specialisti, si distingue per tre caratteristiche: l'applicazione rigida della legge islamica (shari 'at) all'interno della comunità musulmana; la volontà di unificare i Paesi a maggioranza islamica in un'unica realtà politico o religiosa; la ripresa del sogno originario di un'islamizzazione del mondo intero mediante la guerra santa (jihad). Con diverse accentuazioni. questi tre aspetti definiscono il movimento fondamentali sta all'interno dell'Islam. Nel decennio passato, il fondamentalismo islamico ha ispirato azioni sanguinose in Algeria e in Palestina, ma il fenomeno ha assunto la rilevanza di un problema mondiale, e non più solo regionale, dopo gli attentati dell' Il settembre 200 l negli Stati Uniti. Quanto avvenuto a New York e Washington ha scioccato tutto il mondo sul piano umano. Ovvia e unanime è la ferma condanna del terrorismo, del fanatismo omicida. della negazione del diritto alla vita. Nessuno in Occidente si sente più sicuro se la potentissima America è sotto attacco, tutti temono per la pace fra le nazioni e per la salute de1l"economia mondiale. Ma le emozioni, per quanto giustificate e legittime, non devono tradursi in decisioni politiche affrettate o strumentali. L'America ha il diritto di punire i responsabili, ma ha interesse a farlo quando li avrà individuati e fornito al mondo le prove della loro colpevolezza. L'Occidente deve difendersi dal terrorismo islamico, ma non può attribuire all'1slam intero i vizi e gli errori delle sue sette più radicali: bisogna, cioè, evitare, che nasca una scontro fra civiltà. fra popoli di cultura diversa. Beninteso, ribadire che non tutti i musulmani sono fondamentalisti non significa affermare che tutti quelli che non sono fondamentalisti sono amici dell'Occidente. Non lo sono, evidentemente. nazionalisti come era Saddam Hussein in Iraq, né i conservatori wahabiti al potere in Arabia Saudita. le cui idee sulla shari 'at appaiono palesemente contrarie a qualunque nozione occidentale sui diritti della persona. Allo stesso modo. bisogna anche dire che non tutti i fondamentalisti sono terroristi. Si tratta di un punto importante per l'ordine pubblico: quando sentiamo dire che il tale imam è fondamentalista, ci chiediamo subito dove tenga le bombe. Ma non è necessariamente così. Alcuni pensano che sia importante impadronirsi subito della titolarità del governo per procedere a una islamizzazione della società "dall'alto": il sociologo italiano Renzo Guolo definisce questi fondamentalisti radicali'•. Altri considerano inutile quel passo, se prima la società non è stata islamizzata "dal basso". conquistando le scuole, le università, i giornali, i tribunali, e così via: si tratta dei fondamentalisti che Guolo definisce "neo-tradizionalisti”. "Radicali” e "neo-tradizionalisti" non hanno divergenze sui fini, ma sui mezzi. Dunque. è nel mondo del fondamentalismo radicale che troveremo spesso sostegno e comprensione per il terrorismo (anche se non. necessariamente, per Osama Bin Laden e la sua organizzazione, tanto più che gli stessi sostenitori del terrorismo sono divisi fra loro su molteplici questioni). Ai pesci o agli squali del terrorismo la fonte del fondamentalismo radicale offre l"acqua di cui hanno bisogno per nuotare. Mentalità ed etica del cavaliere Nel quadro della mentalità religiosa, ma con una certa autonomia, la classe feudale elaborò una propria concezione della vita e dei propri modelli di comportamento, che ebbero una diffusione e una longevità straordinarie. Il mestiere delle armi (умение владеть оружием) che era alla base dell’educazione aristocratica determinò in ambito feudale la valorizzazione della forza fisica, del coraggio, della resistenza alla fatica e al dolore, della fedeltà agli impegni presi (принятые на себя обязательства). Il culto dell’”onore” rimase il valore supremo della mentalità feudale. Col migliorare delle condizioni economiche e parallelamente alla costituzione nelle corti feudali di un tenore di vita raffinato e lussuoso, il concetto dell’onore, senza perdere le sue caratteristiche militari originari, si allarga e si umanizza, fino a comprendere (зд.включать) idealità di esistenza elegante, di superiore finezza. Il cavaliere si distingue dagli altri uomini non solo per la “prodezza”, ma anche per la “gentilezza”, per la “cortesia”, per la “generosità”. Nel suo sforzo di elevarsi al di sopra degli uomini comuni il cavaliere mira ad affinare tutte le sue doti spirituali attraverso una serie di prove ritualizzate, che mettono in evidenza il suo valore (зд.мужество,храбрость). Il concetto di cortesia (l’insieme delle virtù dell’uomo di corte) e quello di “nobiltà” esprimono l’armonica superiorità morale del cavaliere perfetto, sintesi di nobili natali, di virtù militari, di finezza intellettuale e sentimentale. La “generosità” è uno dei segni fondamentali della cortesia: generoso è chi spende con facilità perché disprezza il denaro e la sua accumulazione, chi segnala pubblicamente, donando e sperperando, la propria generosità. Ma il segnale più caratteristico della cortesia è l’amore, che alberga soltanto nei cuori gentili. Si tratta evidentemente di un amore diverso da quello naturale, comune a tutti gli uomini, che si realizza nel matrimonio e serve a procreare. L’amore cortese è invece un sentimento puro, inconciliabile (несовместимый) col matrimonio e con la volontà di generare, giustificato in sé (самодостаточный). L’abitudine di dedicare la vita, le imprese militari e sportive (giostre, tornei) ad una dama diventa un costume diffusissimo fra l’aristocrazia feudale e segnala un mutato ruolo della donna nella società cortese. Alla concezione tradizionale (che spesso vedeva nella donna una creazione diabolica) si affianca una concezione ben diversa, idealizzata, della donna, oggetto di desiderio ma anche fonte di perfezionamento spirituale. Del resto tutta la concezione dell’amore cortese è profondamente innovativa rispetto all’ortodossia religiosa, giacchè rivaluta il sentimento amoroso in quanto tale, sottraendolo alla sfera peccaminosa (греховный) in cui era relegato. L’amore nell’ottica cortese non è più un peccato della carne ma un sentimento capace di sintetizzare ed esprimere la vita psichica degli uomini, la loro nobiltà, la loro moralità. UMANESIMO E RINASCIMENTO Il 400 fu un’epoca di grandi trasformazioni. In Europa si sviluppa e conclude, attraverso lunghe e sanguinose guerre, il processo di formazione e di consolidamento delle grandi monarchie nazionali di Francia, Inghilterra e Spagna, mentre i Turchi, conquistata Costantinopoli, accentuano la loro presenza nel Mediterraneo. In Italia si svolge un analogo processo di consolidamento delle Signorie e dei Principati regionali: la Repubblica di Venezia, lo Stato pontificio, il Ducato di Milano (prima con i Visconti e poi con gli Sforza), Firenze (dove i Medici lasciarono formalmente in vita le libere istituzioni repubblicane), il Regno di Napoli. Verso la fine del secolo un eventо sconvolse rispettivamente l’Europa e l’Italia: la scoperta dell’America (1492). La scoperta dell’America determinò lo spostamento del centro di interessi dal Mediterraneo all’Atlantico, con la conseguente decadenza delle nazioni centro-europee e mediterranee (tra cui l’Italia) e l’ascesa delle nazioni costiere dell’Atlantico. Questo segnò l’ inizio della fine della libertà italiana: infatti le monarchie europee, consolidatesi all’interno dei propri Stati, iniziarono una politica espansionistica, e l’Italia, logoratasi nelle guerre di equilibrio fra i vari Stati regionali, fu per loro campo di lotta e terra di facile conquista. Tutto questo unitamente ad altre ragioni politiche ed economiche, non consentì la foramzione di uno Stato unitario italiano e lasciò perciò la penisola in condizioni di debolezza ed inferiorità nei confronti delle monarchie nazionali europee. Il Medioevo era stato caratterizzato da un profondo sentimento religioso, dovuto sopratutto alla grande importanza che la Chiesa ebbe dalla caduta dell’Impero Romano i poi. Il periodo che inizia verso la fine del 300 si chiama Umanesimo ed è caratterizzato da un amore quasi morboso per la latinità: il nome UMANESIMO deriva appunto dal latino “humanae litterae”, il complesso degli studi filosofici, che secondo gli antichi costituivano lo strumento più idoneo di formazione umana. Nella latinità gli umanisti videro un modello di vita e di civiltà ispirate alla libertà e alla dignità spirituale dell’uomo, che l’intelligenza e la volontà collocano al centro dell’universo e rendono assoluto signore e padrone del proprio destino. Davanti a Dio creatore l’uomo s’inchina riconoscendone la grandezza, ma con la consapevolezza di essere la più perfetta delle sue creature, al cui benessere e felicità l’intero universo si deve piegare. La cultura del Rinascimento è la continuazione e l’allargamento della cultura elaborata durante l’Umanesimo. L’uomo è al centro della realtà, e sulla sua misura si costruiscono titti i valori che sono di fondamento alla vita civile, all’atre figurativa, alla letteratura ed anche alla ricerca scientifica e all’attività economica. L’affermazione della libertà e della superiorità dello spirito umano e la più alta conquista dell’Umanesimo. Il Rinascimento, ribadendo la libertà dello spirito dalla materia o da forze soprannaturali, allarga quel punto di vista e conquista una nuova dimensione. Dallo studio dell’uomo si passa allo studio del mondo, di cui l’uomo fa parte e i cui la sua vita si svolge. Di qui l’interesse per la natura e per la storia, nelle quali egli ha la sua collocazione più esatta e realizza pienamente se stesso. Il Rinascimento, come si è detto, è la continuazione e la maturazione dell’Umanesimo, e quindi anch’esso ha come punto di riferimento e modello di spiritualità il mondo classico (l’epoca della Grecia Antica e dell’Impero Romano). L’ARTE MEDIEVALE Dopo che l’imperatore Costantino concesse con l’editto di Milano (313) la libertà di culto ai cristiani, la Chiesa dovette affrontare il problema di edificare i luoghi in cui celebrare i propri riti. I templi antichi non potevano essere presi come modello, essendo necessario evidenziare la rottura con la religione pagana ed affermare la diversità del cristianesimo. Più adeguato alle esigenze della nuova religione era invece un edificio civile, la basilica, luogo coperto, utilizzato fino allora per mercati o come tribunale, la cui pianta consisteva in una lunga sala centrale, fiancheggiata da due sale laterali, più strette e più basse, e sfociante in uno spazio semicircolare, l’abside, dove prendeva posto il giudice o chi presiedeva ai raduni. Le prime chiese cristiane vennero costruite su questo modello e si chiamarono appunto basiliche: la sala centrale verrà in seguito detta navata, e gli spazi più stretti, ai lati, navate laterali o ali. Come nella basilica romana, queste ultime sono separate dalla navata centrale da una doppia fila di colonne. Nell’abside è collocato l’altare, luogo culminante delle ceremonie che vi si celebrano e punto di convergenza dell’attenzione dei fedeli. Edificata la chiesa, si poneva il problema di come decorarla. Collocare delle statue nella casa di Dio rappresentava un rischio per la fede dei neoconvertiti che avrebbero potuto difficilmente distinguere queste immagini della divinità dagli idoli pagani, cui avevano appena cessato di credere. Perciò la statuaria è quasi del tutto assente nell’arte paleocristiana. Ben diverso era l’atteggiamento nei confronti della pittura: ad essa si poteva affidare il messaggio della nuova religione, tenendo sempre presenti i simboli e le immagini della storia sacra nelle menti dei fedeli. I dipinti venivano così a compensare le carenze culturali della massa dei credenti. L’arte medievale è sopratutto arte religiosa, arte sacra e liturgica perché in quell’epoca la Chiesa era l’unica istituzione stabile dotata dei mezzi necessari per intraprendere opere architettoniche ed artistiche. L’obbedienza al dettato della Chiesa, secondo cui i soggetti dovevano essere rappresentati in modo semplice e chiaro, perché l’attenzione non fosse sviata dal messaggio che dovevano contenere, porta ad un’arte essenziale il cui valore simbolico è più importante della narrazione realistica. |